Epoca dei Pesci o dell’Acquario? V

Vetrata rosa a Nord, nell'incisione di Assia Turgenieff-Goetheanum di Dornach, Svizzera
La vetrata rosa a Nord, nell’incisione di Assja Turgenieff, dietro i consigli di Rudolf Steiner, il cui motivo centrale rappresenta l’incontro dell’uomo con il Cristo eterico; mentre i due laterali indicano la liberazione e redenzione delle due potenze oppositrice, ossia Lucifero a sinistra e Arimane a destra, quale conseguenza dell’evento del Golgotha.

«Il carattere complessivo dell’epoca attuale [periodo dei Pesci] è, dunque, l’intellettualità, ma occorre distinguere tra il modo in cui si manifesta negli ambienti orientati al pensiero materialistico e quello in cui si palesa nella Scienza dello Spirito. Con la sua intellettualità l’uomo è connesso al piano astrale, ma ne sarà cosciente (e solo allora saprà farne corretto uso) quando si sarà evoluto alla chiaroveggenza. Questo processo avrà inizio nel ventesimo secolo e si svilupperà in un numero sempre crescente di persone … Nel corso dei prossimi tremila anni, questa chiaroveggenza intellettuale consentirà agli uomini in tal senso progrediti di contemplare sempre più, e in modo sempre più chiaro, il Cristo visibile etericamente … Nell’attuale epoca dell’intellettualità Egli può apparire solo in figura eterica. La Scienza dello Spirito vuole preparare gli uomini a riconoscere e ad applicare giustamente le forze chiaroveggenti, che in seguito perverranno alla visione lentamente e con uno sviluppo naturale, affinché la futura seconda metà della nostra epoca intellettuale [ circa 2493 d.C.] veda senza dubbio, chiaroveggentemente il Cristo nella Sua figura eterica (Il Cristianesimo Esoterico e la Guida Spirituale dell’Umanità, O.O.130, pag. 84-85).

Epoca dei Pesci o dell’Acquario? V

Rudolf Steiner dice che il carattere complessivo della nostra quinta epoca di cultura è di sviluppare il nostro pensiero intellettuale astratto in un pensiero immaginativo veggente in grado di incontrare il Cristo nel mondo astrale adiacente alla Terra, tramite una visione sempre più chiara della Sua immagine eterica. Il compito dell’Antroposofia è quello appunto di preparare degli uomini adeguati a comprendere quest’evento importante che si manifesta nel nostro periodo di cultura, a questa seconda venuta del Cristo annunciata dagli evangelisti Matteo e Marco, e in modo particolare da Paolo di Tarso nella prima lettera ai Tessalonicesi, come venuta sulle nuvole del cielo (vale a dire sul piano eterico adiacente alla Terra).  Essa non può essere fermata da nessuno spirito dell’ostacolo, ma può essere ostacolata affinché l’uomo non prenda coscienza di questo evento spirituale importante per la natura interiore umana, e possa alla fine passare del tutto inosservato; ciò sarebbe una grande sventura per tutta l’umanità. Oppure, se malauguratamente l’uomo dovesse arrivare a una veggenza spontanea senza alcuna preparazione morale e senza alcunché di conoscenza sui mondi dello spirito, c’è la possibilità che possa scambiare uno spirito dell’ostacolo arimanico-asurico presente nel mondo astrale, per il Cristo eterico.  Pertanto, è importante che ogni uomo scevro da qualsiasi pregiudizio possa aprirsi ai contenuti della Scienza antroposofica in modo che possa prendere coscienza delle entità dell’ostacolo, ossia di entità divine-umane o per meglio dire dei “superuomini” appartenenti a ogni sfera della terza gerarchia spirituale (cioè Angeli, Arcangeli e Archai) che negli eoni o stati di coscienza precedente, non superarono il loro livello umano. Per questo il loro modo di agire oggi nell’evoluzione umana è fuori tempo, vale a dire che non è più conseguente ai tempi moderni e per questo diventano un ostacolo, una zavorra, un qualcosa che non va più bene per lo sviluppo delle facoltà umane attuali, perciò nocivo; pertanto, sono ritenuti dalla Scienza antroposofica, spiriti luciferici, ossia sono spiriti che immettono nel presente delle forze spirituali che erano idonee in evoluzioni antiche della nostra Terra.

Volendo caratterizzarli e distinguerli meglio secondo il loro grado gerarchico, diciamo che gli spiriti luciferici appartengono a tre categorie umane ultraterrene, di cui la prima, sono uomini-angeli che durante lo stato di coscienza cosmico evolutivo passato, chiamato antica Luna21, non superarono il loro gradino umano restando perciò indietro come spiriti luciferici lunari nei riguardi dei loro fratelli solari che si elevarono invece al gradino angelico, per questo essi prendono il nome dal loro capo Lucifero (Diavolo).  Abbiamo poi una seconda categoria che sono uomini-arcangeli, rimasti indietro due “eoni” passati durante l’evoluzione cosmica dell’antico Sole, e appartengono alla categoria di spiriti arimanici dal loro capo Arimane (Satana o Mefistofele). In ultimo abbiamo una terza categoria che sono uomini-archai, rimasti indietro tre eoni o stato di coscienza antico che la Scienza antroposofica chiama “ Saturno” e appartengono alla categoria di spiriti asurici o delle tenebre. Sono spiriti del male che possono veramente compromettere la natura dell’Io, umano terreno, qualora riescano ad afferrare l’uomo nell’ambito del suo volere (nell’anima cosciente), ossia di quegli uomini che coscientemente fanno del male per il piacere di volerlo fare. Sono dei grandi maghi neri al servizio della “Bestia solare”, l’anticristo menzionato nell’Apocalisse da Giovanni e che chiamiamo “Sorat”, cui non fa parte della nostra evoluzione cosmica-umana, ma appartiene a un remotissimo eone passato che va oltre lo stato cosmico dell’antico Saturno, cioè prima ancora che nascesse il germe spirituale del nostro sistema solare. Occorre però dire che questo spirito malefico soratico non può inserirsi direttamente nell’ambito della natura umana e terrestre; perciò, può operare soltanto indirettamente attraverso i tre gruppi di spiriti dell’ostacolo e in modo particolare, tramite gli Asura che sono uomini appunto appartenenti alla gerarchia delle Archai, rimasti indietro. Queste entità soratiche dell’ostacolo sono dunque uomini rimasti indietro a dei livelli di coscienza spirituale diversa dai loro fratelli divini, ma non dobbiamo commettere l’errore di considerarli uguali o inferiori all’uomo.  Essi vanno considerati come dei “super-uomini” essendo passati attraverso diversi stati di coscienza cosmici, mentre l’uomo terreno è al suo primo stato di coscienza di veglia, avendo ricevuto l’Io umano circa un po’ prima della metà della nostra evoluzione terrestre, vale a dire durante la terza Epoca chiamata Lemurica cui nella Bibbia, è descritto come la “caduta dell’uomo dal paradiso terrestre”. Il problema di queste tre categorie spirituali dell’ostacolo è che essendo rimasti indietro durante antiche evoluzioni cosmiche passate, non possono proseguire né nella sfera dei loro fratelli solari né nella sfera umana, giacché non sono in grado di costruirsi un corpo fisico essendo questo di prerogativa prettamente umana. Perciò per evolvere, essi devono farlo attraverso l’uomo, cioè incorporandosi o se vogliamo vivendo come dei parassiti nel corpo astrale umano, da dove operano contrastando i pensieri, i sentimenti e la volontà umana, ma anche come promotori dell’emancipazione dell’uomo, inquantoché sono esseri di natura intelligentissima. Dobbiamo imparare a riconoscerli e a dominare il nostro corpo astrale lavorando attivamente su noi stessi, vale a dire purificando le qualità negative che manifestiamo attraverso il nostro egoismo in modo da ristabilire l’equilibrio tra le forze dell’anima, cioè il pensare, sentire e volere, così da poterci elevare a uno stato superiore di coscienza morale.

Possiamo riuscire in questo con l’aiuto degli esercizi che troviamo nei libri: “L’Iniziazione, Teosofia e la Scienza Occulta”, e in modo particolare, accogliendo in noi l’Impulso del Cristo, senza il quale difficilmente possiamo tenere a bada gli ostacolatori che tenteranno in tutti i modi di dissuaderci dal realizzare la nostra meta, tirandoci giù nel materialismo e nel più crasso egoismo intellettuale. In merito, Rudolf Steiner in alcune conferenze ci avverte che l’uomo è sul baratro di un precipizio che può cadere da una parte o dall’altra, oppure può decidere di collaborare col mondo spirituale operando e trasformando sé stesso per elevarsi verso i mondi dello spirito per unirsi a quella parte essenziale di sé stesso, ossia alla sua vera realtà dell’Io divino superiore. Se decidiamo di percorrere questo cammino esoterico moderno, occorre innanzitutto imparare a sentirci liberi prima di tutto nel nostro pensare, essendo questa una facoltà umana più vicina all’Io umano, perché in relazione al corpo astrale costituitosi durante l’antica evoluzione lunare, che con un po’ di buona volontà possiamo appunto trasformarlo in un pensiero immaginativo vivente.  Rudolf Steiner lo chiama “pensiero intellettivo veggente”, o “pensiero che dà forma”, cioè il pensiero intellettuale astratto che viene ri-trasformato attraverso un processo di studio meditativo e di purificazione, fino a cogliere le immagini di esseri reali che stanno dietro il nostro mondo naturale. Per meglio chiarire questo concetto diciamo che se l’uomo vuole progredire verso uno sviluppo spirituale superiore, deve innanzitutto diventare appunto un uomo libero, un uomo che sappia svincolarsi da qualsiasi istituzione religiosa cui tenderebbe a reprimerlo, a dirigerlo, affievolendo la sua volontà che deve invece rafforzarsi sempre più fino alla cristificazione e abnegazione verso il Cristo-Sole. Questo perché nell’epoca dell’anima cosciente, l’istituzione religiosa non è più giustificata in quanto la sua missione, secondo Rudolf Steiner, è terminata nel XV secolo con l’inizio appunto dello sviluppo dell’anima cosciente; per cui l’uomo deve imparare a camminare da solo sulle proprie gambe senza essere diretto da nessun altro, se non da sé stesso. Per realizzare questa libertà interiore occorre elevarci moralmente come menzionato, accogliendo l’Impulso del Cristo, cosicché possiamo sviluppare in noi la giusta forza morale in modo da risvegliare la coscienza del Cristo e avere la possibilità d’incontrare il Cristo eterico nel mondo astrale adiacente alla Terra.  Ciò può essere realizzato soltanto se decidiamo di percorrere una via di conoscenza senza la quale, potremmo soccombere alle tentazioni appunto delle forze luciferiche, arimaniche e quelle asuriche degli spiriti delle tenebre; questo è il grave rischio cui può incorrere l’umanità. Il rischio cioè che nell’ambito dello sviluppo umano, potranno presentarsi due pericoli: di cui uno è che la seconda venuta del Cristo eterico nel mondo astrale adiacente alla Terra, possa come già si è detto passare inosservato; il secondo è che l’anima cosciente possa deviare dalla giusta via evolutiva indicata dall’Antroposofia. Cosicché potranno sì essere risvegliate le forze veggenti intellettuali, ma non saranno quelle giuste forze immaginative quale trasformazione normale del pensiero intellettivo cosciente, ma soltanto un retaggio antico di quelle forze veggenti sognanti possedute dall’umanità quale dono divino originario paradisiaco, prima della caduta nella materia terrestre.  

Il compito, dunque, del nostro quinto periodo di cultura che, come abbiamo visto, è sotto la direzione della costellazione dei Pesci ancora per diversi secoli, dev’essere quello di rafforzare e sviluppare il pensiero fino a realizzare l’autocoscienza cui l’uomo deve trovare in sé la sua origine divina. Ma per realizzare ciò dobbiamo elevare il nostro pensiero intellettuale astratto cui fondiamo la nostra coscienza di veglia, trasformandolo in un pensiero intellettuale superiore veggente come si è detto, dove appunto il pensiero viene ri-trasformato fino a cogliere le immagini reali che stanno dietro il nostro mondo naturale, ma ciò che più importa è quello di avere l’incontro con il Cristo eterico. Quest’incontro col Cristo avverrà in modo naturale per l’arco di tremila anni, vale a dire per tutto il restante quinto periodo attuale (1500 anni circa), fino ai primi due terzi del sesto periodo sotto la costellazione dell’Acquario, durante la quale il pensiero si manifesterà attraverso un grado più elevato; ossia non avremo più bisogno di pensare in concetti, ma accoglieremo la conoscenza direttamente attraverso la “Parola magica” cui ci parlerà il nuovo Bodhisattva, il Maitreya Buddha che deve venire. Tutto questo come suddetto andrà lentamente trasformandosi nell’arco di tremila anni, prima di tutto nei prossimi XV secoli che restano ancora dell’epoca dei Pesci, e poi dopo, gli altri XV secoli che seguiranno nella sesta epoca di cultura sotto la costellazione dell’Acquario, cui all’umanità sarà ancora data la possibilità d’incontrare il Cristo eterico. Dopodiché gli uomini dovranno prepararsi per un nuovo incontro col Cristo nel Suo corpo Astrale, sul piano del “Devachan inferiore” (mondo Celeste); infine verso la fine della quinta Epoca e l’inizio della sesta Epoca Postatlantica (circa tra 9000 anni) gli uomini incontreranno il Cristo sul piano del Devachan superiore (mondo della ragione) nel suo vero Io cosmico.  Volendo possiamo come dire accelerare questi lunghi tempi evolutivi e lavorare come suddetto su noi stessi, stimolando la nostra vita di pensiero nell’accogliere la conoscenza che ci offre l’Antroposofia, in modo da risvegliare la nostra coscienza profonda alla vera vita dello spirito nuovo dei tempi moderni. A tutto questo va ancora aggiunto che le forze del male o dell’ostacolo, cercheranno d’intralciarci in qualsiasi maniera attraverso la via antroposofica, per cui sarà importante il nostro atteggiamento morale nell’accogliere la conoscenza della Scienza dello Spirito o antroposofia e il rapporto con cui cercheremo di relazionarci con il nostro Maestro spirituale Rudolf Steiner. In merito egli scrive:

«Mediante lo studio dell’Antroposofia anche noi possiamo avvicinarci a questo “Essere”. Il processo culmina poi nel fatto, che l’uomo, quando ha accolto in sé l’Antroposofia in modo sufficientemente intenso, un bel giorno può sperimentarla quale reale Essere spirituale, quale vera Antroposofia.  Allora nel mondo spirituale adiacente alla Terra essa sta innanzi a lui quale vivente immaginazione e lo conduce alla vera conoscenza, corrispondente all’epoca dell’anima cosciente … cosicché “in lei” egli percepirà “l’immagine riflessa della sua entità, quale risultato della vera conoscenza nell’Antroposofia”» (estratto dal libro di Sergej O. Prokofieff, “L’apparizione del Cristo eterico” pag. 34).

D’altro canto, va detto anche che questi spiriti del male non risparmieranno di scagliarsi contro l’umanità per far sì che non arrivi a sviluppare nel modo giusto l’anima cosciente, e che il risveglio delle forze nuove della veggenza immaginativa vengano inibite per far affiorare la vecchia veggenza antica sognante luciferica. Questa iattura farebbe sì che il Cristo eterico passerebbe inosservato e lo sviluppo sbagliato dell’anima cosciente porterebbe l’umanità a dei grossi errori di visioni veggenti errati, dove i mondi luminosi luciferici possano essere scambiati per dei veri mondi dello spirito cosmico. Queste visioni spirituali sognanti farebbero sì che parte dell’anima umana venga sottratta dagli spiriti dell’ostacolo (ciò può accadere anche oggi, in qualsiasi momento che l’uomo non persegua un via esoterica nel modo giusto e possa avere queste visioni sognanti, cioè non dominate da un giusto pensiero cosciente), e venga congiunta dagli spiriti malefici alla materia negativa dell’ottava sfera lunare, dietro di cui agiscono le forze del male soratiche. In aiuto all’umanità c’è, però un Arcangelo poco conosciuto dagli uomini, è l’antico Angelo custode del Buddha Gotama chiamato Widar che appunto con l’Illuminazione conseguita da Siddhārtha Gautama o il Buddha Shakyamuni sotto l’albero del “Bodhi”, terminò il suo ruolo di protettore salendo appunto al rango di Arcangelo guida al posto dell’Arcangelo Michele che, salito al rango di Archai è divenuto il volto del Cristo; cioè agisce sugli uomini come spirito diurno e non più come spirito guida notturno del popolo ebraico e quale volto di Yahve o Jehovah. Il compito dell’Arcangelo Widar è di combattere contro l’oscurità arimanica, alfine che nell’anima umana venga trasformato secondo la giusta evoluzione, il pensiero morto intellettuale astratto in un pensiero vivente veggente e allo stesso tempo, venga risvegliata la coscienza del Cristo, in modo che l’umanità possa realizzare il giusto incontro nel mondo astrale adiacente alla Terra, con la “figura luminosa” del Cristo eterico. Questo è il compito cui è dato all’Antroposofia e di conseguenza agli antroposofi, che con l’aiuto di Michele, possano portare la conoscenza della Scienza dello Spirito nel mondo, in modo che le anime possano accoglierla e risvegliarsi dal torpore arimanico e luciferico, cui sono trattenuti fortemente ancorati nel loro egoismo materialista.  (V. continua)

Collegno 19  settembre 2019                       Antonio  Coscia

Note   Antroposofiche

21    L’antica Luna è uno stato di coscienza cosmico antico che come spiegato nella nota 9, appartiene al terzo stato di coscienza cosmico di un’incarnazione passata della nostra Terra, cui mentre l’uomo era a un livello animale, gli Angeli invece erano a un livello umano simile all’uomo attuale, l’unica differenza è che mentre l’uomo oggi sviluppa la sua coscienza attraverso uno stato minerale-solido, gli Angeli svilupparono  il loro grado di coscienza attraverso  una materia meno densa, ossia acquea-astrale.