La natura corporea, animica e spirituale dell’uomo I

Particolare della creazione di Adamo di Michelangelo

Effettivamente prima del corpo fisico dell’uomo vi fu il fantòma che non si può vedere con gli occhi fisici. Esso è un corpo di forze tutto trasparente. Ciò che l’occhio fisico vede sono le sostanze fisiche che l’uomo mangia, che egli accoglie, e che riempiono questa forma invisibile … L’uomo è diventato visibile a causa di ciò che la Bibbia ci descrive simbolicamente e che ci rivela la Scienza dello Spirito o antroposofia, ossia la reale tentazione di Lucifero …  L’influsso luciferico fece sì che l’uomo invisibile penetrasse nella materia densa più del dovuto, oscurando per questo il vero corpo fisico dell’uomo che andò sempre più degenerando … Dobbiamo pertanto pensare che Lucifero versò delle forze non purificate nella forma del fantòma umano, e che grazie a esse l’uomo divenne capace di accogliere sulla Terra le corrispondenti sostanze e forze che fanno diventare visibile la sua forma umana, altrimenti invisibile (Ibidem,  Karlsruhe, 10 ottobre 1911; pag. 146-149).

 La natura corporea, animica e spirituale dell’uomo I

Rudolf Steiner, nel libro “Teosofia” (O.O. n. 9), prima di introdurre l’allievo al concetto della natura corporea, animica e spirituale dell’uomo, inizia citando delle parole di Goethe. Quest’ultimo esprime il suo pensiero sull’uomo richiamando l’attenzione su tre cose:

“Anzitutto sugli oggetti dei quali l’uomo riceve continuamente notizia attraverso i sensi, e che egli tocca, odora, gusta, ode e vede.” Successivamente sulle impressioni che gli oggetti fanno su di lui, sul piacere e dispiacere, il desiderio o l’avversione che gli suscitano e per i quali egli giudica gli uni simpatici e gli altri antipatici, gli uni utili e gli altri dannosi. In terzo luogo, sulle cognizioni che egli, quale “essere per così dire divino”, acquista intorno alle cose, ai segreti della loro natura e della loro attività che gli si rivelano. Nella vita umana questi tre campi si distinguono nettamente. L’uomo si avvede così di essere congiunto al mondo in triplice modo. Il primo è prestabilito, ed egli lo accetta come un fatto. Col secondo fa del mondo una cosa che lo concerne, che ha importanza per lui. Il terzo, lo considera come una meta verso la quale deve tendere incessantemente (Ibidem, pag. 20-21). 

Più avanti, egli continua, portando l’esempio di un uomo che cammina sopra un prato fiorito, dove i fiori, attraverso il loro profumo e i diversi colori, lo colmano di gioia. Questo godimento che provoca in lui gioia fa sì che si trasformi in un’esperienza-ricordo, cui egli lega per sempre al suo essere interiore, quale ricordo del profumo e del prato fiorito. I fiori dell’anno scorso non ci sono più, e quale legge della natura ritorneranno di nuovo a fiorire in primavera; ma l’esperienza animica vissuta dall’uomo fa sì che ogni volta che reincontrerà un prato fiorito, riaffiorerà in lui di nuovo la gioia tramite il ricordo interiore che ha vissuto la prima volta.  Da questo, Rudolf Steiner continua dicendo: “… possiamo constatare che l’uomo si congiunge continuamente con le cose del mondo attraverso questi tre aspetti, ossia: la percezione, la sensazione e il ricordo.  Pertanto, se prendiamo semplicemente coscienza di questo fatto, ne risulta che l’uomo ha tre aspetti della sua natura. Questo, è null’altro, si vuole per ora indicare con le parole: “corpo, anima e spirito” (Ibidem, pag. 22).

Più avanti nel capitolo “L’entità corporea dell’uomo”, egli scrive:

«Il corpo umano si conosce per mezzo dei sensi corporei, e il modo di osservazione non può essere diverso da quello con cui si conoscono tutti gli altri oggetti percepibili ai sensi. Come si osservano i minerali, le piante e gli animali, così si può anche osservare l’uomo, che è imparentato con queste tre forme di esistenza. Come i minerali, edifica il suo corpo con le materie della natura; come le piante, cresce e si riproduce; come gli animali, percepisce gli oggetti che lo circondano e, sulla base delle impressioni ricevute, forma le sue esperienze interiori. Possiamo dunque riconoscere in lui, un’esistenza minerale, una vegetale e una animale. La struttura, la forma e tutto quello che percepiamo con i sensi può essere chiamato “Corpo”. Tuttavia, occorre però tener presente che il corpo umano è alquanto diverso dai tre regni della natura menzionati» (Ibidem, pag. 23).

Non è mia intenzione sintetizzare l’intero capitolo che Rudolf Steiner dedica nel libro “Teosofia” sulla conoscenza della natura corporea, animica e spirituale dell’uomo, poiché tale argomento richiede uno studio particolarmente approfondito. Tuttavia, desidero presentare brevemente alcuni concetti tratti dal libro teosofico che sono comunemente tradotti nelle conferenze antroposofiche per definire alcuni tratti della natura costitutiva umana, soprattutto per chi si avvicina per la prima volta all’Antroposofia e desidera partecipare allo studio in comune di un gruppo antroposofico.

Rudolf Steiner approfondisce in modo dettagliato nel libro Teosofia la costituzione della natura umana e spirituale dell’uomo. Questo libro è uno dei pochi libri cui il “Maestro dei tempi nuovi” ha scritto e corretto in modo tale che l’allievo debba fare uno sforzo nello sviluppo della pratica del pensiero, cosicché possa elevarsi ulteriormente verso il mondo dello spirito cosmico e afferrare le leggi occulte dello spirito di conoscenza. È possibile fare un ulteriore approfondimento della costituzione dell’uomo nel libro “La Scienza Occulta” (O.O. n. 13), dove egli ne parla da un punto di vista più interiore dell’anima umana. Un altro libro, dove è possibile studiare e approfondire maggiormente la natura interiore dell’uomo è pubblicato interamente su internet, tradotto dall’Editrice Natura e Cultura, il cui titolo è : “Il Divenire dell’Uomo, l’Anima e lo Spirito del Mondo”, dove Rudolf Steiner esplora la natura dell’uomo e la sua connessione con il mondo attraverso tre aspetti fondamentali sopracitati: la percezione, la sensazione e il ricordo. Detto questo, possiamo iniziare a descrivere in parte la natura umana e spirituale dell’uomo come esposta nel libro antroposofico Teosofia, così come appare al chiaroveggente quando osserva gli involucri corporei, animici e spirituali dell’uomo.

  1. Il Corpo fisico dell’uomo

L’uomo, secondo Rudolf Steiner, è un Entità divina-umana molto complessa, per il fatto che in lui s’interpenetrano due nature in continua metamorfosi, di cui una divina e una umana.  L’occhio chiaroveggente può descrivere la natura dell’uomo in modi diversi, poiché l’interiorità animica umana non è ancora perfetta, ma è in continua evoluzione sia sul piano fisico che su quello spirituale. Pertanto, possiamo dividere l’uomo in tre, quattro, sette, o nove parti, a seconda del contesto storico-evolutivo macrocosmico e cosmico-terreno a cui lo si vuole attribuire. Qui vogliamo descrivere la natura umana secondo l’evoluzione cosmico-terrestre, al fine di comprendere l’uomo come un essere corporeo-animico-spirituale, nell’attuale contesto storico-evolutivo.  Sappiamo che Rudolf Steiner nel libro la “Scienza Occulta” descrive l’evoluzione umana attraverso sette stati macrocosmici o eoni cosmici di coscienza che vanno da “Saturno, Sole, Luna, Terra, Giove, Venere e Vulcano”. I nomi dei pianeti non sono riferiti a quelli attuali del nostro sistema cosmico-planetario, ma questi sono solo come dire, il confine cui si espandevano le antiche sfere macrocosmiche dei tre stati di coscienza antichi di Saturno, Sole e Luna. Attraverso questi stati di coscienza o eoni antichi vennero formati i germi spirituali di due nature umane, di cui una superiore divina e una inferiore umana, quali doni sacrificali della prima gerarchia divina, cioè i Troni, i Cherubini e i Serafini, e della seconda gerarchia divina le Dominazioni e le Virtù.

Questi germi spirituali delle due correnti umane furono elaborati e perfezionati dai sette Elohim solari o Potestà divine durante il quarto stato di coscienza del nostro eone terrestre, e in modo particolare durante l’Epoca Lemurica.1 Qui, essi donarono all’uomo costituito allora da un corpo di calore, un corpo eterico e un corpo astrale,  una parte del loro fuoco divino quale arto inferiore della loro natura divina settemplice, vale a dire il loro “Io”; ovvero ciò che nell’uomo assumerà più tardi il ruolo di “Individualità o Io superiore”.  Yahveh, uno dei sette Elohim solari, sacrificando la sua natura solare, si trasferì sulla Luna allora unita alla Terra dove divenne il Dio lunare Jehovah (Geova italianizzato) con missioni particolari, tra cui quella di separare la Luna dalla Terra e di guidare il popolo ebraico affinché preparasse un corpo fisico adatto per accogliere l’Altissimo Dio solare (Cristo) nella Sua discesa sulla Terra. Nella sfera lunare, Jahvè elaborò e perfezionò la corrente umana dell’uomo inferiore proveniente dagli antichi stati cosmici di coscienza. In questo contesto, plasmò e perfezionò l’uomo terrestre, che nella Bibbia è chiamato Adamo. Infatti, la Bibbia afferma che Jahvè o Jehovah, creò l’uomo utilizzando della polvere lunare e gli insufflò un alito di vita, trasformandolo in un essere vivente (Genesi 2,7). Prima di questo evento, durante la seconda Epoca chiamata Iperborea,i sei Elohim solari, alla cui guida era il Cristo, separarono il Sole e, di conseguenza, la corrente divina-umana superiore da quella inferiore, dalla Terra e dalla Luna che erano ancora unite. Cristo e gli Elohim solari protessero la corrente divina-umana superiore, fino a quando essa venne di nuovo congiunta all’umanità durante gli eventi del Golgotha tramite l’archetipo umano Gesù di Nazareth, durante i tre anni vissuti dal Cristo sulla Terra.  

Riepilogando brevemente diciamo che la prima cosa che i nostri sensi sperimentano nell’uomo, è la sua immagine fisica che chiamiamo “Corpo Fisico”, il quale è il primo involucro visibile all’occhio umano formato da quattro elementi, provenienti dai quattro eoni cosmici, cioè dal “Calore dell’antico Saturno; dall’ Aria-gas dell’antico Sole; dall’ Acqua dell’antica Luna e infine, dal Solido-minerale del nostro eone terrestre”.  (Vedi tavola schematica)

Tavola schematica degli elementi costitutivi del corpo fisico umano

  Calore = Elemento più denso dell’antico Saturno
Aria-Gas = elemento più denso dell’antico Sole 
Acqua     = elemento più denso dell’antica Luna        =    Corpo Fisco
Solido    = elemento solido-minerale della Terra  

Dobbiamo immaginare che di fronte a noi ci siano quattro uomini formati da “solido, liquido, aria o gas e calore che s’interpenetrano uno nell’altro, provenienti dalle quattro evoluzioni o eoni cosmici degli antichi stati di coscienza planetari.  Possiamo dire che l’uomo solido è in rapporto con il mondo minerale; l’uomo di acqua è in relazione col mondo vegetale; l’uomo aeriforme è in connessione col mondo animale. Questi tre regni naturali rappresentano, per così dire, le scorie o le impurità che l’uomo-archetipo di calore ha lasciato dietro di sé, al fine di ascendere a un gradino superiore più perfetto del regno umano. Per questo motivo, l’uomo attuale ha acquisito un debito karmico verso i regni inferiori, che dovrà redimere nel corso delle evoluzioni cosmiche future. Dobbiamo però aggiungere che il corpo fisico che i nostri sensi umani percepiscono come figura umana che ci viene incontro nel mondo fisico, secondo Rudolf Steiner non è il nostro vero corpo fisico. Il nostro vero corpo fisico egli afferma nel libro da “Gesù a Cristo”, è il corpo-forma di calore donato dai Troni sull’antico Saturno; è un corpo trasparente che chiama fantòma o Phantom (fantasma).  A pagina 146 leggiamo:

«[Dopo la morte] … Vediamo dunque che il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale vengono deposti, e che il corpo fisico sembra esaurito in ciò che abbiamo dinanzi a noi, nelle sostanze e le forze esposte alla decomposizione, alla cremazione o in qualsiasi altro modo soggette a disciogliersi negli elementi. Quanto più nell’uomo si risveglieranno le forze chiaroveggenti, tanto più egli si renderà chiaro conto che le sostanze e forze fisiche, deposte con il corpo fisico, non sono l’intero corpo fisico … A queste sostanze e forze si aggiunge anche qualcos’altro a cui, se vogliamo parlarne giustamente dobbiamo dare il nome di fantòma dell’uomo. Esso è la figura della forma dell’uomo che, come un tessuto spirituale, elabora le sostanze e le forze fisiche in modo che esse si inseriscano nella forma che ci si presenta nell’uomo sul piano fisico … Dobbiamo dunque renderci ben conto che comprendere il corpo fisico non è tanto facile. Soprattutto la comprensione del corpo fisico non va cercata nel mondo dell’illusione, della maya. Sappiamo che la base, il germe del fantòma del corpo fisico, è stato posto dai Troni o Spiriti della Volontà durante l’evoluzione dell’antico Saturno, che poi vi hanno ulteriormente lavorato i Kyriotetes o Spiriti della Saggezza durante l’evoluzione solare, gli Spiriti del Movimento o Dynameis durante l’evoluzione dell’antica Luna e  gli Elohim solari o Spiriti della Forma durante l’evoluzione terrestre … Effettivamente prima del corpo fisico dell’uomo vi fu il fantòma che non si può vedere con gli occhi fisici. Esso è un corpo di forze tutto trasparente. Ciò che l’occhio fisico vede sono le sostanze fisiche che l’uomo mangia, che egli accoglie, e che riempiono questa forma invisibile … L’uomo è diventato visibile a causa di ciò che la Bibbia ci descrive simbolicamente e che ci rivela la Scienza dello Spirito o antroposofia, ossia la reale tentazione di Lucifero …  L’influsso luciferico fece sì che l’uomo invisibile penetrasse nella materia densa più del dovuto, oscurando per questo il vero corpo fisico dell’uomo che andò sempre più degenerando … Dobbiamo pertanto pensare che Lucifero versò delle forze non purificate nella forma del fantòma umano, e che grazie ad esse l’uomo divenne capace di accogliere sulla Terra le corrispondenti sostanze e forze che fanno diventare visibile la sua forma umana, altrimenti invisibile (Ibidem,  Karlsruhe, 10 ottobre 1911; pag. 146-149).

Il calore o l’uomo di calore come citato, è l’unico elemento spirituale che possiamo percepire in noi e che rappresenta la sostanza, l’archetipo di calore donataci dal sacrifico dei Troni o Spiriti della Volontà sull’antico stato di coscienza di Saturno. È l’archetipo-forma di calore o fantòma che il Cristo ha salvato ripristinando le antiche forze saturnie originarie logoratesi a causa del peccato originario dei nostri antenati, i quali furono tentati da Lucifero. Il Cristo, dopo aver ripristinato nei tre anni prima della crocifissione, il fantòma e gli altri involucri animici consunti di Gesù di Nazareth, considerati come gli elementi archetipici di un’umanità malata e degenerata a causa dell’egoismo, poté risorgere la mattina di Pasqua con un ulteriore fantòma superiore, più spirituale. Rudolf Steiner chiama questo doppio fantòma, corpo spirituale superiore; ovvero il corpo di resurrezione che S. Paolo chiama corpo incorruttibile con il quale l’uomo risorgerà alla “fine dei Tempi” (1lettera ai Corinzi 15,35-53).2 Il Cristo durante i tre anni vissuti in Gesù di Nazareth non solo ripristinò le forze originarie del fantòma, dal quale formò il corpo di resurrezione o corpo spirituale superiore, ma ripristinò anche il suo corpo eterico e il suo corpo astrale; ovvero creò un nuovo archetipo umano superiore che S. Paolo chiama il nuovo “Adamo”. 

Come abbiamo visto, l’uomo sarebbe un essere immortale e invisibile se non si fosse intromesso l’influsso di Lucifero, il quale rese l’uomo mortale facendo sì che accogliesse nel suo corpo fisico o fantòma della materia terrestre. La materia che costituisce il nostro corpo fisico o involucro umano terreno può sussistere solo se è continuamente vivificata da un altro corpo o involucro superiore che, come vedremo più avanti, è il corpo eterico o vitale. Gli Dei durante l’’Epoca Atlantica, separarono alcuni elementi eterici di questa natura superiore a causa di Arimane o Mefistofele.  Il nostro corpo fisico, difatti, se lasciato a se stesso, verrebbe completamente distrutto in breve tempo se non fosse compenetrato dalle forze formatrici di questo involucro superiore più sottile, invisibile all’occhio umano, che chiamiamo appunto “Corpo eterico o vitale”. Occorre ancora dire che, se l’umanità non accoglie l’Impulso del Cristo3 come descritto dalla Scienza dello Spirito, il nostro corpo-forma di calore ossia il fantòma, si deteriorerà sempre più a causa della tentazione luciferica che spinge l’uomo sempre più verso un eccessivo egoismo e quindi verso malattie degenerative. Infine, occorre che l’uomo si elevi spiritualmente in modo da accogliere il corpo di resurrezione del Cristo, affinché la coscienza dell’io possa superare le tenebra della morte ed essere rischiarata dalla luce spirituale del nuovo cristianesimo esoterico.  (1. continua)

Collegno, Pasqua, 2024                                                                              Antonio   Coscia

Note Antroposofiche

1     L’uomo secondo la Scienza dello Spirito deve passare attraverso sette stati cosmici di coscienza planetari, al fine di realizzare la sua meta umana-divina. Questi sette stati cosmici, che abbiamo chiamato «Saturno, Sole, Luna, Terra, Giove, Venere e Vulcano», passano a loro volta ognuno attraverso sette stati di “Vita”, sette stati di “Forma”, sette stati di “Epoche” e infine sette stati di “Periodi di cultura”. In realtà ciò è molto più complesso, per cui vogliamo prendere in esame solo i periodi epocali. Possiamo allora dire che la nostra Terra deve passare attraverso sette stati di Vita, di cui ogni stato di Vita, passa a sua volta attraverso sette stati di Forma. Ogni stato di Forma passa a sua volta attraverso sette Epoche, le quali sono: “Epoca Polare, Epoca Iperborea, Epoca Lemurica, Epoca Atlantica, quinta Epoca Postatlantica, sesta Epoca Postatlantica e settima Epoca Postatlantica”. Attualmente siamo nel siamo nel quarto stato di vita, nel quarto stato di Forma, nella quinta Epoca Postatlantica e nel quinto periodo di cultura. (Vedi tavola schematica).

2    San Paolo a una domanda su come risorgeranno i morti risponde così: «Ma qualcuno dirà: “Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?”. Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore; e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco, di grano per esempio o di altro genere. E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo … Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale. Se c’è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta scritto che il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale.  Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo. Quale è l’uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il celeste, così anche i celesti. E come abbiamo portato l’immagine dell’uomo di terra, così porteremo l’immagine dell’uomo celeste. Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l’incorruttibilità. Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. È necessario, infatti, che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità» (1lett.Corinzi 15,35-53).

3     L’Impulso del Cristo è un tema molto complesso e profondo poiché riguarda diversi aspetti sia nell’ambito dell’evoluzione della Terra che in quello dell’anima umana, per cui qui in una nota non possiamo che limitarci a dare un chiarimento sintetico alle persone che non hanno ancora avuto modo di approfondire i misteri del cristianesimo esoterico secondo la concezione antroposofica. Nel vangelo di Marco vien fatto accenno a un giovinetto che seguiva il Cristo che le guardie romane cercano di prenderlo ma egli riuscì a fuggire restando nudo, lasciando cioè nelle mani dei romani solo il lenzuolo di cui era coperto. Marco riporta questo particolare nel suo vangelo dicendo:“Un giovane lo seguiva, coperto soltanto con un lenzuolo, e lo afferrarono; ma egli, lasciando andare il lenzuolo, se ne fuggì nudo”   (Mc 14,51-52). Rudolf Steiner rivela che questo giovane rimasto nudo è l’Impulso del Cristo; è come dire un «Archetipo spirituale», un Io superiore dell’umanità, cui gli uomini devono rivestire di un corpo astrale, un corpo eterico e un corpo fisico (spirituale), affinché possano essere compenetrati dal “Vero Io” cosmico del Cristo per attraversare e superare le catastrofi future, iniziando da quella prossima che avverrà alla fine della nostra quinta Epoca, cioè “la guerra di tutti contro tutti”; la seconda, alla fine della sesta Epoca dei sette suggelli e la terza, alla fine della settima Epoca delle sette trombe, (vedi la Tav. 1).  Fede e meraviglia, amore e dedizione e coscienza morale, sono le virtù morali, animiche e spirituali che dobbiamo sviluppare per rivestire l’Impulso del Cristo, quale «Archetipo spirituale» della futura umanità che potrà essere salvata a superare le prove finali col male e con la magia nera delle entità degli ostacoli, in un futuro ancora remoto ma che comunque occorre già preparare ora, dal nostro quinto periodo di cultura.  (vedi blog “Pensieri Antroposofici dell’Anima”, “L’Impulso del Cristo e l’impulso dell’uomo”).

3 pensieri su “ La natura corporea, animica e spirituale dell’uomo I

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